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Il tour di Jovanotti nei Palazzetti parte col pensiero a Parigi: “Celebriamo la libertà”

È partito da Rimini il Lorenzo nei Palazzetti, il tour che Jovanotti ha pensato daccapo dopo il successo ottenuto l’estate scorsa negli stadi. Uno show supertecnologico, come ci ha abituati il cantante, e dal ritmo alto, partito con un pensiero ai fatti di Parigi.
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CREDITS: foto di Michele Lugaresi
CREDITS: foto di Michele Lugaresi

Dimenticate i 30/40 mila che riempiono gli stadi, questa volta Jovanotti, per la nuova fase del tour ha pensato a luoghi più piccoli, i palazzetti, che seppur non si possono definire propriamente intimi danno sicuramente un impatto diverso e più ravvicinato. certo, non è che Lorenzo sia di quelli che non amano gettarsi tra il pubblico – abbiamo ancora negli occhi il cantante sulle mani del pubblico napoletano, alla fine di un concerto molto emozionante anche per l'omaggio sentito a Pino Daniele – però ovviamente i 100 che ieri sera hanno assistito alla data zero del ‘Lorenzo nei Palazzetti' a Rimini hanno potuto respirare un'aria più intima.

Un ritmo sempre alto

Lorenzo, che aveva anticipato alcune cose negli ormai abituali clippini postati su Facebook – ha regalato la solita energia e alcuni brani cantati per la prima volta dal vivo, come avvenuto per ‘Libera' e ‘Pieno di vita'. A Vanity Fair ha voluto spiegare come ha costruito una scaletta di 26 brani che traggono linfa dall'ultimo ‘Lorenzo 2015 Cc', uno dei dischi più venduti dell'anno, cercando di tenere un ritmo alto, piazzando i lenti in posizioni strategiche che permettessero allo show di non avere cali.

Non volevo mettere i lenti un po' qua e là per non fare tanti cali di ritmo: l’inizio dello spettacolo è scuro elettronico, quello centrale lento, l’ultimo funky, festaiolo, rock – ha dichiarato a Vanity Fair -. Voglio accontentare tutti i fan, che sono diversissimi: bambini, ragazzi, signore. C'è chi viene a vedermi per ballare ma c’è anche un sacco di gente a cui piacciono i miei lenti e io li suono volentieri.

Un palco tecnologico

Il palco è sempre quello supertecnologico che chiunque abbia visto una delle date negli stadi conosce, con 3 enormi schermi che rimandano immagini del live e altre pensate dallo stesso Jovanotti assieme alla sua squadra creativa supervisionata da Sergio Pappalettera e da Carlo Zoratti appositamente per i palazzetti e che si completa anche con l’utilizzo di laser che riflettono sulla pedana a specchio e rimbalzano in ogni angolo del palazzetto.

Un pensiero per gli attentati di Parigi

Tra un classico e un pezzo nuovo, poi, Lorenzo torna con la mente a Parigi e all'attentato che ha visto la morte di 130 persone, dopo che ieri aveva spiegato all'Ansa che erano stati 10 giorni tremendi, chiedendosi anche se valesse la pena continuare e rispondendosi positivamente:

In un momento strano come questo – dice Jovanotti (via) – siamo tutti molto sconvolti, impauriti, addolorati e confusi. Con gli altri dello staff ne abbiamo parlato continuamente durante questi giorni. E abbiamo deciso che l’unica conclusione era quella di continuare a fare questo mestiere. Celebrare la vita, la libertà, nel nostro linguaggio universale che è la musica.

La setlist del concerto di Rimini

Questa la setlist del concerto di Rimini:

"E non hai visto ancora niente"
"Sabato"
"Tensione evolutiva"
"Coraggio"
"Wanna be startin' something"
"Ombelico del mondo"
"Ragazza magica"
"Un raggio di sole"
"A te"
"Libera"
"La terra degli uomini"
"Gli immortali"
"Lorenzo acoustic"
"Gente della notte"
"Dove ho visto te"
"L'alba"
"Una tribù che balla"
"Musica"
"E' la scienza bellezza"
"L'estate addosso"
"Pieno di vita"
"Mi fido di te"
"Il più grande spettacolo dopo il Big Bang"
"Bella"
"Tutto acceso"
"Penso positivo"
"Ragazzo fortunato"
"Ti porto via con me"

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