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Il ritorno di Raphael Gualazzi ci getta nel passato con “L’estate di John Wayne”

A tre anni di distanza da “Happy Mistake” Raphael Gualazzi torna con il nuovo singolo dal sapore vintage – così come il video -, “L’estate di John Wayne”, che anticipa il nuovo album di inediti e si avvale di due autori d’eccellenza.
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Raphael Gualazzi
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Guarda un po' al passato, sia nel titolo che nelle sonorità e nel testo di "L'estate di John Wayne", Raphael Gualazzi, ex enfant prodige della musica pop italiana. Il cantautore, infatti, torna a tre anni da "Happy Mistake" con una canzone che ha un sapore retrò, con un video molto bello che pure gioca su una fotografia vintage. Il nuovo singolo,  nonostante come spesso capita in questi periodi contiene "estate" nel titolo, non ha l'attitudine al tormentone o, quantomeno, alla ricerca della hit da spiaggia. E sarebbe stato strano fosse stato altrimenti per uno dei artisti più dotati e interessanti del panorama musicale italiano di questi ultimi anni che tornerà presto con un nuovo lavoro targato, ancora una volta Sugar, l'etichetta di Caterina Caselli che negli anni ha sfornato artisti come Bocelli, Negramaro ed Elisa.

Un gioiellino pop

Il pezzo comincia gettando l'ascoltatore nel mood che Gualazzi vuole far riemergere: “Torneranno i cinema all'aperto e i riti dell'estate le gonne molto corte. Tornerà Fellini e dopo un giorno farà un film soltanto per noi” e chissà se sarà da preludio anche musicalmente al prossimo album di inediti che uscirà a settembre. La musica del brano è di Gualazzi coadiuvato dal fidato Matteo Buzzanca mentre il testo è scritto da due delle migliori penne italiane di questi ultimi anni, ovvero Alessandro Raina (ex Amor Fou) e Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, che hanno confezionato un gioiellino pop che non sorprenderà chi conosce i quattro: un easy listening, come lo definisce lo stesso cantante, che mescola sonorità r’n’b e richiami western.

Un video che cita Federico Fellini

Ad accompagnare l'uscita del singolo c'è anche un video diretto da Jacopo Rondinelli e girato con lenti anamorfiche Lomo degli anni '70, per renderne ancora più autentico l’aspetto vintage. Si cita Fellini e il romanzo di Niccolò Ammaniti "Io non ho paura" con due bambini che osservano, inizialmente un po' annoiati, un terzo che canta sulle note di "L'estate di John Wayne" interpretando le star di una volta prima di alzarsi dalle sedie e cominciare a ballare con, alla fine la scritta Raphael, impressa sulla valigia del piccolo “cantante-mago”, rende omaggio proprio al manifesto del film di Fellini "Amarcord".

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