16 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

I Buena Vista Social Club dicono addio alla musica a Cuba, ma non è tutto finito

I Buena Vista Social Club, la band nata nel 1997 che riuniva alcuni storici musicisti cubani, ha detto addio in una doppia serata tenuta all’Avana. Ma il progetto potrebbe rinascere sotto un’altra forma e un altro nome.
A cura di Francesco Raiola
16 CONDIVISIONI
I Buena Vista Social Club sul palco del Karl Marx Theater de L'Avana a Cuba (Getty Images)
I Buena Vista Social Club sul palco del Karl Marx Theater de L'Avana a Cuba (Getty Images)

Dopo un tour durato un anno e mezzo il progetto Buena Vista Social Club dice addio alla band così come l'abbiamo conosciuta in questi decenni, quando Ry Cooder, Nick Gold e Juan de Marcos Gonzalez ebbero l'intuizione di riunire alcuni dei musicisti simbolo degli anni '40 e '50 di Cuba per farne una band, un brand, un documentario, firmato Wim Wenders, nominato agli Oscar e, più in generale, un progetto globale, di world music esportabile in tutto il mondo, cogliendo in pieno il risultato e portando la band a diventare un vero e proprio simbolo dell'isola caraibica e della sua musica nel mondo. Un percorso lungo 20 anni che nel 2015 vide la volontà di congedarsi con un Adios Tour in cui il gruppo decise di salutare il pubblico e che è terminato il 13 e 14 maggio con due serate al Teatro Karl Marx de L'Avana in cui erano presenti alcuni membri originali come Barbarito Torres, il chitarrista Eliades Ochoa, il trombettista Manuel Mirabel e la voce storica di Omara Portuondo (alcuni dei fondatori e simboli del progetto, come Ibrahim Ferrer, Compay Segundo e Ruben Gonzalez sono morti una decina di anni fa) accompagnati da musicisti nuovi che ne stanno prendendo in mano le consegne – e che, stando a quanto riportato in esclusiva da Billboard, continueranno sotto un altro nome, Buena Vista All Stars – e li hanno accompagnati in questa serata speciale:

È sicuramente la fine di un'era – ha dichiarato Gold alla NBC News -, ma allo stesso tempo è anche l'inizio di qualcosa di differente per questi artisti.

Una serata speciale al Teatro Karl Marx

La band ha suonato 24 canzoni, davanti a un pubblico misto, formato da cubani, ovviamente, ma anche da tanti stranieri, in una Cuba nuova, che nelle scorse settimane ha vissuto un paio di momenti storici: politicamente, la visita di Obama – per cui la band si è esibita recentemente -, che ha dato il la definitivo al ritorno dei rapporti tra i due Paesi e, artisticamente, il mega concerto tenuto dai Rolling Stone a L'Avana, che ha portato 250 mila persone nella Ciudad Deportiva, ma contando le persone fuori il numero salirebbe. Di quelle 24 canzoni, però, solo 6 facevano parte degli esordi della band, forse a causa della mancanza di molti dei membri originali, i quali, però, sono stati ricordati in momenti diversi della serata: il concerto, infatti, è cominciato con un omaggio del pianista Ricardo Luna a Gonzalez ed è proseguito con alcuni lavori tratti dalla raccolta dello scorso anno ‘Lost and Found', da brani dei singoli membri e da alcuni standard come ‘Besame Mucho' e ‘Quizas Quizas Quizas'.

Dalla Buena Vista Social Club ai Buena Vista All Stars

La band, nata con l'album omonimo pubblicato nel 1997 fu messa insieme facendo suonare musicisti non famosissimi al di fuori di Cuba, e probabilmente è stata forse un simbolo più al di fuori dell'Isola che dentro, esportando la cultura cubana ma mantenendosi prevalentemente apolitica, cosa che gli ha permesso una penetrazione importante anche negli Usa. Oggi che il progetto originario pare terminato, quindi, sembra che, come una fenice, potrà rinascere con un nuovo nome e un nuovo manager, Jorge Fernandez che, per prima cosa, ha voluto rinnovare il nome originale che riprendeva quello di un club esistente sull'isola: ‘Non siamo interessati all'uso di Buena Vista Social Club in alcuna forma. Loro, ormai, sono i Buena Vista All Stars'. E Manuel ‘Guajiro' Mirabal ha spiegato, sempre a Billboard: ‘L'eredità continua nel senso che continuiamo a esibirci con la musica cubana. Prima con i Buena Vista Social Club e adesso con i Buena Vista All Stars, ricreandola e rispettandone soprattutto l'originalità, esprimendo l'eredità attraverso le nostre note'.

Addio Buena Vista, bentornati Buena Vista

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views