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Guarda “Voglio un monitor”, nuovo video di Tommaso Di Giulio” (ESCLUSIVA)

In esclusiva per Fanpage e YouMedia il video del quinto estratto dall’album “Per fortuna dormo poco”, secondo lavoro per il cantautore Tommaso Di Giulio.
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Tommaso Di Giulio, classe '86, è un cantautore romano che nel 2013 pubblica il suo secondo album "Per fortuna dormo poco" (Leave Music/Universal), sèguito dell'autoprodotto  “Tutto il male vien per nuocere” del 2011. Con questo disco Di Giulio ha ottenuto ottime critiche e consensi anche da parte del pubblico dopo una vita spesa a suonare in giro per l'Italia sia in vari gruppi che, dal 2008, definitivamente come solista. Si ritaglia un suo spazio fino ad essere, nel 2012,  tra i quattro vincitori del prestigioso concorso Musicultura: arriva secondo e suona due sere consecutive allo Sferisterio di Macerata in apertura di artisti come Francesco De Gregori, Pino Daniele, Fabio Concato e Jethro Tull.

Il secondo disco gli porta non poche soddisfazioni. Il brano “Le mie scuse più sincere” diventa la sigla del programma “E…state in garage”  su IsoRadio, nel 2013 viene invitato a suonare a Marsiglia come rappresentante italiano per “La Fête de la musique” oltre a condividere il palco con tantissimi artisti nazionali come Franco Battiato, Max Gazzè, Marta Sui Tubi, The Niro, Irene Grandi, Marlene Kuntz, Alessandro Mannarino.

Come spiega lo stesso cantautore "il titolo del disco, come tutte le canzoni in esso contenute, nasce da un incontro/scontro tra due o più opposti. È un disco sull’insonnia come arma fondamentale del cantautore moderno che non si può permettere di fare l’artista maledetto (nel senso romantico del termine) ma che deve anzi dividersi tra mille impegni e doveri diversi per potersi ritagliare, quasi sempre di notte, un po’ di tempo per mettere in musica le impressioni e le inquietudini accumulate durante la giornata".

Da oggi, in esclusiva su Fanpage e YouMedia, "Voglio un monitor" il quinto singolo tratto dall'album. Il brano comincia con un'ammissione: ‘Scrivo una canzone perché fare un film costa troppo', spiega Dio Giulio che specifica: "È il manifesto di un urgenza: raccontare qualcosa nella maniera più immediata e diretta possibile". Una canzone che "si scaglia contro chi parla troppo per sentito dire, contro chi usa l'arte per fare populismo e contro la superficialità di certo cantautorato finto impegnato senza sostanza".

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