Gianni Morandi ad Antonio Cassano: “Canta con me ed entra nella Nazionale cantanti”
Neanche il tempo di dare l'addio al calcio che ad Antonio Cassano arriva la proposta di una nuova squadra, ma questa volta non si parla di calcio professionistico, bensì della Nazionale Cantanti. E a chiedere a Fantantonio di vestire la maglia della squadra che riunisce i volti noti della musica italiana è Gianni Morandi, fondatore della nazionale nonché uno degli uomini con il maggior numero di presenze (340 per un totale di 54 reti).
La proposta di Morandi e la fascia da capitano
Come al solito, la proposta del cantante di Monghidoro – che è stato anche presidente onorario del Bologna dal 2010 al 2014 – avviene tramite il suo profilo Facebook, dove ha postato una foto che lo ritrae proprio con il campione barese e un post in cui lo invita a incidere una canzone assieme, così da dargli la possibilità di poter entrare a far parte della compagine musicale e affidargli la fascia di capitano:
26 luglio. Caro Antonio, il tuo enorme talento non è mai stato in dubbio, c'è anche chi dice che in Italia nessuno abbia mai eguagliato le tue doti calcistiche. Hai annunciato il tuo addio al calcio, peccato… Mi è venuta un'idea. So che ami molto la musica, perché non facciamo una canzone insieme, così puoi diventare il capitano della nostra squadra, la Nazionale Italiana Cantanti? Così potrai giocare fino a settant'anni! Carolina Marcialis #antoniocassano
L'addio al calcio di Cassano
Come noto, ormai, Antonio Cassano ha deciso di lasciare il calcio giocato nonostante avesse appena firmato un contratto con l'Hellas Verona, squadra con cui aveva anche tenuto una conferenza stampa. Dopo aver smentito voci iniziali che volevano che nonostante la firma, Cassano avesse deciso di lasciare lo sport che l'aveva reso popolare in tutto il mondo, il calciatore ha poi deciso di fare dietrofront e annunciare lo stop per "stare vicino ai miei figli e a mia moglie": "Antonio Cassano non giocherà più a calcio – ha scritto in una nota -. Chiedo scusa alla città di Verona, a tutti i tifosi al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all'allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra, allo staff medico e tecnico. Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie".
