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È morto il clarinettista Pete Fountain, uno dei musicisti più apprezzati di New Orleans

È morto all’età di 86 anni Pete Fountain, uno dei clarinettisti americani più conosciuti e apprezzati.
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Pete Fountain (Getty Images)
Pete Fountain (Getty Images)

Il clarinettista americano Pete Fountain è morto per insufficienza cardiaca all'età di 86 anni, come confermato dal genero alla Associated Press. Il musicista è diventata un'icona di New Orleans grazie al suo virtuosismo dandogli una lunga fama televisiva. Il genero, nonché manager Benny Harrell si trovava in una casa di riposo a New Orleans quando è morto mercoledì scorso. la sua carriera cominciò negli anni '60, quando aprì il Bourbon Street club prima di passare a locali più grandi come l'Hilton, ma la fama arrivò nel 1957 quando partecipò come artista principale al "The Lawrence Welk Show", che ringraziò sempre per le possibilità che gli diede, scherzando anche sul fatto che il suo Bourbon non si sposava alla grande con lo champagne di Merk con cui, però, ruppe a seguito di un'interpretazione di "Silver Bell" che non piacque al presentatore.

Il successo di "Just a Closer Walk With Thee"

Nel 1959 la sua interpretazione del classico gospel "Just a Closer Walk With Thee" vendette mezzo milione di copie obbligandolo a suonarla ad ogni esecuzione per non scontentare il pubblico che gliela chiedeva di continuo; il pezzo, inoltre, diede il nome alla sua biografia ("Closer Walk"). Fountain fu anche una delle vittime dell'Uragano Katrina che colpì la città nell'agosto del 2005, distruggendogli la casa e non solo. Durante quella catastrofe, infatti, il clarinettista perse anche un sacco di oggetti personali come le foto che lo ritraevano con Louis Armstrong con cui si esibì, oltre alla collezione di pistole d'epoca e una Porsche: "Però mi sono rimasti due dei miei migliori clarinetti, quindi va bene così, posso ancora suonare", disse alla AP all'epoca dei fatti, spiegando anche che ritrovò un disco d'oro sotto al fango.

Tra Benny Goodman e Irving Fazola

Tra le sue ispirazioni maggiori ci sono senza dubbio Benny Goodman e Irving Fazola che riuscì anche ad ascoltare dal vivo e queste contribuirono alla sua combinazione distintiva che mescolava swing e Dixieland.

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