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È morto a 73 anni il cantante Bobby Vee, aveva il morbo di Alzheimer

Bobby Vee, stella della musica pop degli anni 60, è morto oggi all’età di 73 anni. Il decesso è avvenuto a causa di una serie di complicanze prodotte dal morbo di Alzheimer, male di cui soffriva da anni.
A cura di Stefania Rocco
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È morto oggi a 73 anni Bobby Vee, stella della musica pop degli anni 60. L’uomo aveva il morbo di Alzheimer ed è deceduto proprio in seguito alle complicazioni legate alla malattia. A confermare la notizia della morte è stato Jeff Velline, figlio dell’artista (all’anagrafe Robert Thomas Velline). L’uomo si è spento circondato dall’affetto dei suoi familiari che non lo hanno mai abbandonato, contribuendo ad alleviare il dolore legato alla malattia. “È stata una battaglia lunga e difficile” ha dichiarato il figlio della celebre popstar, che ha proseguito “Mio padre ha portato la gioia e la sua musica in tutto il mondo, era fiero del suo lavoro”.

La carriera di Bobby Vee

La carriera di Vee nel mondo della musica cominciò in circostanze tragiche. Il 3 febbraio 1959 Buddy Holly, Richie Valens e The Big Bopper persero la vita in un incidente aereo. Nel Minnesota, luogo in cui il loro aereo precipitò, si sarebbe dovuta tenere la nuova data del loro tour. Vee, all’epoca solo 15enne, aveva messo in piedi una band con alcuni compagni di scuola, la “Bobby Vee and The Shadows”. Furono proprio loro a esibirsi al posto di Holly e del suo gruppo, ottenendo un successo notevole fin dall’esordio.

L’uscita del primo singolo di Vee risale proprio allo stesso anno, e nel 1960 Vee firmò il suo primo contratto con una casa discografica di rilevanza internazionale. Da quel momento la sua carriera non ha mai subito battute d’arresto, fino al momento in cui gli fu diagnosticato il morbo di Alzheimer. A proposito dell’incidente funesto con il quale ebbe inizio la sua carriera, nel 2004 Vee dichiarò:

Ci sono state tantissime casualità tra la vita e la musica di Holly e tutto quello che è stata la mia carriera. Al di là del modo in cui tutto è cominciato, mi fa piacere perché ero e resto un suo grandissimo fan. Quell’esibizione sul palco al suo posto, quella dalla quale tutto ha avuto inizio, fu un’esplosione di emozioni contrastanti. Eravamo sconvolti ma la mia band e io fummo costretti a  mettere i nostri sentimenti da parte perché avevamo un compito da svolgere. Fu esaltante e spaventoso allo stesso tempo.

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