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Davide de Le Strisce: “Più lavoro e meno chiacchiere, sarà l’anno della svolta” (INTERVISTA)

Quest’anno uscirà il terzo album de Le Strisce, il primo sotto etichetta indipendente. Ai nostri microfoni Davide Petrella conferma che “il 2013 sarà un anno straordinario per il nostro gruppo, ma bisogna lavorare e mettersi in discussione sempre”.
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Davide Petrella, frontman de Le Strisce, ai nostri microfoni per provare a tracciare ed analizzare la scena musicale che ci aspetta nel 2013. La band, tornati da un lungo tour come band supporter di Cesare Cremonini, è ad una tappa fondamentale per la propria carriera. Dopo essere stati legati contrattualmente ad una major, la Emi, per il terzo album tornano da indipendenti per fare "il primo disco da artisti che sanno quello che vogliono". Davide, che già ospite di Fanpage Town ci aveva chiarito dalla musica "cosa volesse", tende una mano anche a tutta la scena musicale campana, da sempre pronta alla ribalta nazionale.

Che anno sarà per Le Strisce?

Il 2013 sara' l'anno della svolta, uscira' il nostro nuovo disco, il nostro primo disco da artisti che sanno quello che voglionoed è una cosa che ci rende molto felici. Ci aspettiamo di fare tantissimi concerti con il nostro nuovo set dal vivo che rivoluzionera' di molto il nostro modo di fare musica.

Cosa ti aspetti dalla scena musicale in questo 2013? E dalla scena campana?

Credo che la scena musicale napoletana abbia tanto da dire e sia piena di ottimi artisti, ma da qualche anno ci si perde troppo in chiacchiere senza concludere niente che lasci veramente un segno. Mi auguro che nel 2013 riesca ad uscire qualcosa di importante da Napoli e accenda di nuovo i riflettori sulla scena napoletana. Un altro augurio sia personale che per l'intera scena napoletana è quello di accettare con serenità che non è colpa della gente che ruba i dischi su internet, non è colpa della televisione, non è colpa delle radio, non è colpa dei promoter, delle discografiche ecc, ecc.è solo colpa tua,colpa nostra. Se non sei ancora riuscito ad importi come volevi è perchè non sei stato abbastanza bravo e devi lavorare di piu'.

Che atteggiamento proponi ad un'artista che vuole vivere di arte?

Bisogna farsi delle domande, usare un linguaggio piu' adatto ai tempi, mettersi in discussione, lavorare ogni giorno su quello che vuoi dalla tua arte. Piu' lavoro e meno chiacchiere, ci sara' tempo per lamentarsi quando Napoli sarà il cuore pulsante della musica.

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