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David Bowie sarà sepolto a New York, la delusione dei fan inglesi

Il cantante non riposerà nella nativa Brixton ma i funerali si terranno nella Grande Mela, dove Bowie si era trasferito da anni e dove si è spento lo scorso 11 gennaio. I colleghi e amici si preparano intanto a un grande tributo musicale che si terrà al Carnegie Hall il 13 marzo.
A cura di Valeria Morini
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La notizia potrebbe deludere i tanti fan inglesi di David Bowie, morto per un cancro al fegato l'11 gennaio a 69 anni. Il Duca Bianco riceverà infatti l'ultimo saluto a New York, la città di adozione del cantante che ospiterà i suoi funerali e ne accoglierà le spoglie. Tramonta così la speranza di vedere Bowie sepolto nella nativa Inghilterra, magari proprio a Brixton, sobborgo londinese che gli aveva dato i natali  l'8 gennaio 1947. Tra le star attese alle esequie, Mick Jagger, Paul McCartney e Bono Vox.

Lo rivelano fonti della stampa inglese, secondo le quali la famiglia avrebbe deciso che sarà la Grande Mela l'ultima dimora dell'artista. Bowie viveva a New York da circa vent'anni ed è proprio lì che si è spento lunedì, dopo la lotta alla malattia. Al suo fianco, la moglie Iman, sposata nel 1992 e da cui aveva avuto la figlia Alexandria. L'artista aveva inoltre un altro figlio, l'affermato regista cinematografico Duncan Jones (noto anche come Zowie Bowie), nato dal precedente matrimonio con Angela Barnett. Resta ancora il massimo riserbo su data e luogo dei funerali.

Il tributo musicale a marzo: da Mick Jagger a Elton John

Intanto, si stanno pianificando i dettagli del grande tributo musicale in memoria del cantante che si terrà il prossimo 31 marzo alla Carnegie Hall, sempre a New York, e che sarà intitolato "The Music if David Bowie". È già confermata la presenza di Cindy Lauper, The Roots, the Mountain Goats, Heart's Ann Wilson, Perry Farrell e Jakob Dylan. Potrebbero aggiungersi Mick Jagger, Paul McCartney e Elton John, che starebbe scrivendo un brano dedicato al collega e amico. Al momento si sono esauriti gli ingressi disponibili e pare che l'organizzazione dello storico auditorium stia pensando di trasmettere l'evento in diretta televisiva.

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