11 CONDIVISIONI

Daniele Silvestri canta Il bisogno di te – Ricatto d’Onor

L’artista romano, terzo artista in gara al Festival di Sanremo 2013, è salito sul palco dell’Ariston e dopo la semplice canzone “A bocca chiusa” con pianoforte e voce è il turno de “Il bisogno di te – Ricatto d’Onor”. Un brano che diventerà di sicuro un tormentone alla stregua dei brani sanremesi degli anni scorsi “Salirò” e “La Paranza”
A cura di Simona Saviano
11 CONDIVISIONI
daniele silvestri il bisogno di te

Dopo il quarto posto a Sanremo nel 2007 con "La Paranza" quest'anno Daniele Silvestri torna sul palco dell'Ariston con due brani, "Il bisogno di te (Ricatto d'Onor)" e "A bocca chiusa". Il cantautore romano è un vero veterano del Festival e vincitore in passato di numerosi premi della critica. Annunciato dalla proclamatrice Valeria Bilello, attrice e storica vj di Mtv, dopo aver presentato alla kermesse "A bocca chiusa", con una palpabile emozione ha cantato il suo secondo brano, definito già da qualche critico come un vero scioglilingua e le probabilità che diventi uno dei tormentoni sono altissime. Ad un primo ascolto della canzone del terzo artista in gara per la prima serata del Festival sembrerebbe una storia d'amore finita male, ma non sfuggiranno nelle strofe centrali i riferimenti chiari a giudici corrotti, foto ricatti e tavolate con amici che sembrano non fidarsi troppo l'uno dell'altro. Si tratta di due brani completamente diversi, come lo stesso Silvestri ha affermato a RadioBruno: ‎

Il nuovo regolamento di Sanremo mi piace moltissimo: avere due canzoni da presentare mi ha permesso di fare due brani tra loro molto diversi, quasi opposti.

Il bisogno di te (Ricatto d'Onor) (TESTO)

Sa sa prova 2, 3, sa prova prova sa sa prova, 2, 3, prova…
Ho provato per te
Un dolore che ormai
Ho capito cos’è
E che è sempre di più quando tu te ne vai
E’ il bisogno di te
Quello che non vorrei
E tu potrai non crederci
Ma io scommetterei
Che hai bisogno di me
Anche se non lo sai
Hai bisogno di me pure tu
E presto capirai
Che il bisogno che c’è
Non si placherà mai
Allora adesso giurami
Che non mi lascerai
Non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no…
Io divido con te
Ogni singola idea
Quando chiami io corro da te
Che nemmeno Mennea
Voglio fare di te
La mia sola mania
E allora adesso giurami
Di non andare via
Non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no…
Allora fermo immagine
Di un’era lontanissima
Noi due vicini e liberi
Padroni su quell’isola
Corrompevamo giudici
L’amore, poi la musica
E gli amici a quella tavola
La foto tu conservala se vuoi
Io tanto ho un’altra copia sai
Anzi, parecchie copie sai
Perché non si sa mai
Così, guardandola, immagino
Che non mi tradirai
Ma non lo vedi che (tutto intorno a te)
Può capitare che (tutto intorno a te)
Ti gira male e (tutto intorno a te)
Non c’è nessuno che (tutto intorno a te)
Ti può proteggere (tutto intorno a te)
Ti può difendere (tutto intorno a te)
Ti sa comprendere (tutto intorno a te)
Non c’è nessuno che possa tranne me
Perché io no (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no (no, no)
Non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no
Non è pensabile
Non è un’ipotesi percorribile
Fare da solo non è plausibile
Ci sono troppe, troppe trappole
Devi conoscere troppe regole
Ti devi dare una vita stabile
Per evitare l’imprevedibile
Ci vuole pure qualcuno vigile
Per cui io no (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no
No (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no…
Sa sa prova 2, 3, sa prova prova sa sa prova, 2, 3, prova…

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views