Conor Oberst accusato di violenza. La donna ritratta: “Ho inventato tutto”
L'accusa di violenza sessuale è molto grave, ma lo è anche quando colpisce qualcuno innocente. È quanto successo a Conor Oberst, accusato da Joanie Faircloth (il cui vero nome è Joan Elizabeth Harris) di averla violentata una decina di anni fa, subito dopo un concerto dei Bright Eyes, di cui l'uomo è un membro. Nel dicembre scorso, infatti, in alcuni commenti sotto un articolo erano arrivate delle accuse di violenza a Oberst, in cui una donna diceva che quando era sedicenne sarebbe stata vittima di violenza da parte del cantante; secondo l'accusa avrebbe avuto 16 anni e avrebbe conosciuto Oberst tramite suo fratello maggiore. Un'accusa pesante che i legali del musicista non hanno voluto far passare sotto silenzio e così hanno intrapreso una causa: "Solitamente non sentiamo il bisogno di commentare frasi commenti online, ma le recenti accuse a Conor Oberst fatte da un commentatore anonimo sono talmente scandalose da richiedere maggiori chiarimenti" avevano scritto a gennaio i legali in una nota.
A qualche mese di distanza da queste parole la donna ha ritrattato tutto pubblicamente, dicendosi dispiaciuta e in cerca di attenzione a causa di un momento difficile che stava passando.
Ecco la sua nota ufficiale della donna:
"Le dichiarazioni che ho fatto e ripetuto online e altrove nei sei mesi scorsi, in cui accusavo Conor Oberst di averm,i violentata sono false al 100%. Ho inventato queste bugie per ottenere attenzione mentre attraversavo un periodo difficile della mia vita e cercavo di far fronte alla malattia di mio figlio. Ritratto pubblicamente le mie dichiarazioni su Conor Oberst e mi scuso sinceramente con lui, la sua famiglia e i suoi fan per aver scritto delle cose così terribili sul suo conto. Ho capito che le mie azioni erano sbagliate e potevano danneggiare le rivendicazioni delle vittime di violenza e per tutto questo mi scuso. Sono veramente dispiaciuta per tutto il dolore che ho provocato".