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Celine Dion, primo album dopo la morte del marito e produttore René Angelill

Céline Dion tornerà a fine agosto con il nuovo album “Encore un soir”, primo lavoro dopo la morte del marito e produttore René Angelill.
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Céline Dion (Getty Images)
Céline Dion (Getty Images)

Lo scorso gennaio moriva René Angelill, marito e produttore storico di Céline Dion che lo ha ricordato in molti modi, in questi mesi e che ieri ha annunciato l'uscita del primo album dalla sua morte. Si chiama "Encore un soir" ("Una notte ancora")e uscirà il prossimo 26 agosto, dopo essere stato anticipato dal singolo che dà il nome all'album, dedicato proprio al marito scomparso che si innamorò della voce della cantante canadese, diventandone prima il produttore e facendola diventare la star mondiale che oggi è, sposandola poi nel 1994 quando lei aveva 26 anni.

Il successo del singolo "Encore un soir"

La canzone è stata scritta dal cantante francese Jean-Jacques Goldman, uno dei tanti ospiti di questo nuovo lavoro della vincitrice dell'Oscar con "My Heart Will Go On", colonna sonora di Titanic, musicista fortemente voluto proprio da Angelill che lo voleva nuovamente al fianco della moglie, a 12 anni di distanza dalla precedente collaborazione: “È stata Celine che ha avuto l’idea di una canzone sul tempo che passa…” ha raccontato Jean-Jacques che ha donato questa canzone realizzata su misura “con tutto l’affetto che ho sempre avuto per loro”. E il brano ha avuto una buona accoglienza in tutto il mondo, piazzandosi nelle posizioni alte di vendita con 10 numero 1 e varie top 10.

Le collaborazioni dell'album

L'album è in francese e vi hanno collaborato vari artisti come Francis Cabrel e Serge Lama, che hanno lavorato per la prima volta assieme a una canzone della Dion, Jacques Veneruso, il suo collaboratore più fidato negli ultimi anni, che ha scritto in passato “Je ne vous oublie pas” e “Parler à mon père”, oltre ai nuovi ingressi come il multiplatino Marc Dupré, Daniel Picard, Zaho, Florent Mothe e Mutine. La cantante, poi, ha voluto rendere omaggio al suo Quebec reinterpretando un classico come  “Ordinaire” di Robert Charlebois.

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