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Bono Vox ha un glaucoma, ecco perché porta sempre occhiali da sole

Il leader degli U2, nel corso del lancio del nuovo album della band, ha dichiarato in diretta tv di essere affetto dal problema da 20 anni e che si sta curando. Poi aggiunge ironico: “Ora, ogni volta che mi vedrete penserete ‘Oh, quel povero vecchio cieco di Bono'”.
A cura di A. P.
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Non è che la curiosità divorasse chiunque, però diciamoci la verità, ad alcuni di noi sarà venuto in mente, qualche volta, di chiedersi per quale ragione Bono Vox, il leader degli U2,utilizzi da oramai due decadi degli occhiali da sole in qualunque occasione pubblica, anche se di fatto non ce ne sia bisogno alcuno. La conclusione alla quale molti saranno giunti, per forza di cose, è un eccesso di vanità e, per certi versi, dei gusti estetici decisamente opinabili. Ma per quanto fosse lontanamente immaginabile, durante una delle sue numerose partecipazioni televisive dell'ultima settimana (sta presentando il nuovo album della band "Songs of Innocence" in giro per il mondo, Italia compresa, dove è stato ospite di Fabio Fazio), Bono Vox ha deciso di rivelare il reale motivo per cui da vent'anni utilizzi degli occhiali così discutibili. Con un po' di ironia, durante il Graham Norton Show, ha annunciato di avere un glaucoma per il quale da anni si sottopone a trattamenti che, fra poco, dovrebbero portarlo a curarsi del tutto. Ed il leader indiscusso della band irlandese ha aggiunto:

Non vi dimenticherete di questa cosa e, da ora in poi, ogni volta che mi vedrete esclamerete "Oh, quel povero vecchio cieco di Bono".

Oltre che per la semplice uscita discografica dopo 5 anni di silenzio musicale, gli U2 hanno fatto parlare del loro nuovo lavoro per la scelta, discussa e discutibile, di mettere a completa disposizione degli utenti Itunes, il loro disco a titolo gratuito. Lo stesso Bono, ospite di Fazio, aveva motivato la scelta affermando: "Sappiamo che è un momento difficile per i musicisti, per i cantautori che se la passano male. Per chi scrive canzoni è difficile in questo periodo. Apple ha insistito per far pagare i musicisti. E siamo andati da loro dicendo “Perché non fare un regalo a tutti coloro che l’hanno comprata la musica?”. Pensavano ad una canzone. “Volete dare l’album gratis?” “No no voi lo pagate e poi siete voi a darlo gratis alla gente”. Non siamo stati pagati tantissimo ma sono riusciti a portare la bottiglia del late davanti alle porte di tutte le persone".

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