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Bocelli non canterà per Donald Trump, troppo clamore e polemiche sui social

Il cantante lirico italiano, amico di lunga data di Donald Trump, doveva essere alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca del prossimo 20 gennaio. Tuttavia Bocelli avrebbe rinunciato per il grande clamore suscitato dalla notizia e il boicottaggio social.
A cura di Andrea Parrella
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La star italiane e internazionale della lirica Andrea Bocelli non si esibirà nel giorno in cui Donald Trump inaugurerà il suo mandato da presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo l'elezione dello scorso novembre infatti, trump approderà alla Casa Bianca a fine gennaio del 2017 e, come da cerimoniale, sarà prevista un evento per l'insediamento del nuovo presidente. Stando a quanto riporta Page Six, sostanzialmente la sezione di gossip e spettacolo del New York Post, nonostante molte voci volessero Bocelli presente alla manifestazione, sarebbe stato proprio il tenore italiano a scegliere di non prendere parte all'evento, essendoci stat una grande campagna sui social negli ultimi giorni fortemente contraria alla sua partecipazione. Dopo le prime voci che ipotizzavano un coinvolgimento del cantante lirico, si era subito sviluppato il movimento Boicotta Bocelli, attraverso il quale si era fatto in modo di disincentivare il tenore a presenziare all'inaugurazione del quadriennio di presidenza del discusso Trump.

Rispetto alla rinuncia del cantante, in realtà, circolano differenti versioni. Page Six ha appunto sottolineato come Bocelli abbia rinunciato proprio in virtù del troppo clamore che la cosa stava suscitando. Stando invece a quanto riportano altre fonti, sarebbe stato lo stesso Trump ad invitare il tenore a non partecipare, pur di evitare polemiche proprio in concomitanza del suo approdo alla Casa Bianca. Bocelli e Trump sono infatti amici di lunga data ed è questo il motivo per il quale la presenza del tenore era stata ipotizzata dai media, oltre a quella di Kanye West e tanti altri artisti. Sembra dunque che la campagna di boicottaggio nei confronti del neo presidente a sorpresa, che succederà a Barack Obama alla Casa Bianca, non accenni ad arrestarsi e che proseguirà ancora per molto. D'altronde, in seguito all'elezione del tycoon americano erano state tantissime le manifestazione di protesta in tutta America contro un'affermazione elettorale che appariva impensabile.

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