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Arisa presenta “Amami” a Napoli [VIDEO]

Lo Spazio Eventi della Feltrinelli Libri e Musica ospita l’artista lucana reduce dal successo sanremese. Ad accoglierla centinaia di fans deliziati dalla sua voce e dalla forza della sua nuova immagine pubblica.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Arisa Serata finale 62mo Festival della canzone italiana

E' un'Arisa nuova e diversa quella che ha presentato il suo ultimo lavoro “Amami” alla Feltrinelli Libri e Musica di Napoli. Un look un po' diverso, ma questo l'aveva già fatto vedere a Sanremo, ma soprattutto uno stile e una voce diversa. Dopo il successo del suo brano "La notte", la cantante lucana ha incontrato i fans napoletani e ha raccontato il suo cambiamento rispondendo alle domande del critico musicale napoletano, Federico Vacalebre. Un cambiamento che non è altro che una parte di se stessa che era rimasta inespressa fino a quel momento. L'Arisa degli esordi, di "Sincerità", era un'artista che si esprimeva nella maniera che pensava volesse il pubblico. «Poi ho capito che il pubblico vede ciò che gli fai vedere, ed era giusto che gli facessi vedere un'altra parte di me, la più vera».

Una parte che sul piano artistico si traduce in una nuova vocalità, o meglio la sua, fino a quel momento tenuta “a bada” a favore dell'orecchiabilità dei pezzi. Uno sforzo enorme, come lei stessa ha confessato, era tenere dentro di sé tutte le fioriture del cantato su cui si era formata, che avevano fatto parte della sua crescita musicale e che la legavano ai suoi miti, Whitney Houston e Mariah Carey. Successivamente però è venuta fuori questa parte che aveva dentro e che era giusto che la gente conoscesse. «Soprattutto perché avevo capito che era arrivato il momento di essere presa sul serio dalle persone che mi ascoltavano e che sapessero davvero cosa c'era al di là del personaggio. Volevo non solo che mi dicessero, quant'è carina o quant'è simpatica, volevo che mi dicessero quanto è brava».

Di questa fioritura il suo ultimo lavoro è la testimonianza. Un disco fatto di pezzi melodici in cui il tema dell'amore, tormentato, a volte inespresso o perso, è il filo conduttore. Non solo amore però, ma anche ironia, quella di sempre in pezzi in cui critica la società attuale e la situazione politica italiana. Su questo ha voluto battere in maniere particolare nell'incontro napoletano riferendosi soprattutto ai giovani, vero e unico motore del cambiamento. Poi il racconto dell'esperienza sanremese e l'importanza del ruolo del televoto che ormai «è diventato imbattibile». E infine per salutare il suo pubblico una strofa del suo singolo, a cappella, da pelle d'oca, e l'appuntamento al Teatro Bellini dove passerà il suo tour a Maggio.

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