Amanda Knox dal carcere alla musica: scrive sceneggiatura per il video di una rock band

Amanda Knox è una grande fan degli Hot. La ragazza americana condannata a 26 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher (la studentessa uccisa barbaramente la notte del 1° settembre 2007) e che in questi anni ha sempre proclamato la sua innocenza. La giovane di Seattle ha sempre manifestato un interesse per la musica rock ed ora ha potuto concretizzare questa passione firmando il soggetto originale con cui è stato realizzato un videoclip della band umbra degli Hot. Il pezzo si intitola "The mistral blows" e sulla sceneggiatura proposta dalla Knox il gruppo, che ha suonato in varie occasiono all'interno del carcere perugino di Capanne dove la ragazza è detenuta, ha fatto mantenere un certo riserbo, mentre l'ufficio stampa degli Hot si è limitato a dichiarare che è "di pura fantasia". "Di sicuro non ci sono riferimenti all'omicidio Kercher o alle vicende processuali della Knox," aggiunge l'ufficio stampa. Amanda non ha avuto alcun compenso economico per la scrittura del testo.

Ieri gli Hot hanno suonato nuovamente a Capanne: "Ci esibiamo nel carcere di Capanne per la terza volta per incontrare nuovamente le detenute – spiegano i quattro musicisti orvietani tramite una nota – e proporre le nuove canzoni che a breve comporranno il loro secondo album. La Knox fin dai primi concerti ha manifestato grande attaccamento e ammirazione verso la band. Ha quindi scritto l'intero soggetto del videoclip, a conferma di un rapporto di rispetto ed affetto reciproco e mostrando notevoli qualità artistiche". Inoltre la ragazza avrebbe inviato alla band tutta una serie di poesie che potrebbe essere utilizzate per futuri testi musicali. Checché se ne dica Amanda Knox è riuscita sapientemente a costruirsi un proprio personaggio, e questo della musica può essere considerato indubbiamente come un mezzo per continuare a veicolare una specifica immagine di sé. Per molti la studentessa americana è diventata un'icona da omaggiare. Poco importa se sia colpevole o no. Nella società in cui un fatto di cronaca nera riesce a dare notorietà, c'è poco da meravigliarsi se una perfetta sconosciuta di 19 anni (all'epoca dei fatti) può fregiarsi del titolo di "personaggio televisivo dell'anno" (Aldo Grasso, 2008).