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Adinolfi-Stadio, botta e risposta sulle unioni civili: “Le appoggiamo anche senza nastro”

Botta e risposta tra Mario Adinolfi e gli Stadio, il giornalista li applaude perché “hanno rifiutato la divisa arcobaleno” ma il gruppo smentisce: “Non abbiamo indossato i colori arcobaleni, ma non vuol dire che non appoggiamo le unioni civili”.
A cura di G.D.
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Gli Stadio sono i vincitori del Festival di Sanremo 2016 con la canzone "Un giorno mi dirai", ma sono stati anche tra gli artisti che hanno scelto di non esibirsi con i nastri Arcobaleno a sostegno dei pari diritti per coppie etero ed omosessuali, nelle giornate calde in cui si discute del ddl Cirinnà in fatto di unioni civili. Mario Adinolfi, giornalista e direttore de "La Croce Quotidiana", ha subito provato a cavalcare la polemica con un tweet ‘al veleno':

Vincono gli Stadio, che hanno rifiutato la divisa arcobaleno e hanno celebrato il grande Lucio Dalla da artista, senza etichette

Il valore del suo tweet però dura poco perché sono proprio gli Stadio a smentirlo, ai microfoni di Rtl 102.5:

Appoggiamo le Unioni Civili. Non abbiamo indossato i nastri arcobaleno, ma questo non vuol dire che non siamo a favore o non condividiamo le Unioni Civili.

I Big di Sanremo a favore delle Unioni Civili

Sono tanti i Big del Festival di Sanremo 2016 che hanno deciso di entrare in scena al Teatro Ariston con un simbolo o un segno che dimostrasse appoggio alle unioni civili. I nastri arcobaleno sono stati portati sul palco da Noemi, Arisa, Enrico Ruggerri e Irene Fornaciari nella prima serata, mentre nella seconda lo hanno esibito anche Valerio Scanu, Dolcenera, Patty Pravo, Francesca Michielin, Annalisa ed Eros Ramazzotti. Anche Ermal Meta, tra le Nuove Proposte, è entrato in scena con una maschera arcobaleno.

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