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Addio all’artista di strada Barnelli, che con Otto fu scoperto da Renzo Arbore

È morto Barnelli, nome d’arte di Bernd Witthuser, uno dei due artisti di strada che Renzo Arbore volle al suo fianco ne “L’altra domenica” e ne “Il pap’occhio”.
A cura di Redazione Music
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Bernd Witthuser, in arte Barnelli (via Facebook)
Bernd Witthuser, in arte Barnelli (via Facebook)

Si chiamava Bernd Witthuser, ma gli italiani lo conoscevano col nome di Barnelli e con il violinista Hans Otto Richter formava la coppia Otto e Barnelli, due busker – artisti di strada – che Renzo Arbore contribuì a rendere famosi in tutta Italia, scoprendoli e traghettandoli nel magico mondo della sua televisione, quella che l'artista pugliese contribuì a cambiare negli anni '70, portando i loro sketch comico musicali a "L'altra domenica", il programma che andò in onda su Rai Due dal 1967 al 1979. A dare la notizia della morte dell'artista tedesco che da tempo viveva nel Grossetano, a Murci, per la precisione, è stato Il Tirreno che ha scritto: "Barnelli è morto la notte tra giovedì e venerdì all’ospedale di Grosseto dove era stato ricoverato due settimane fa. Una stanza del Misericordia a fargli da ultima dimora, dopo che Bernd, che aveva 73 anni, aveva passato tutta la vita nel bosco, suonando per strada".

L'incontro con Renzo Arbore

In un'intervista a La Repubblica, il musicista ricorda così ,'incontro con Arbore:

Noi siamo nati in Germania, Otto a Hameln sul fiume Weser, io a Winterberg dalle parti di Colonia: eravamo da poco in Italia, ci esibimmo in piazza Navona e poi ad Arcisosso in un festival in cui c'era anche Benigni, che io non sapevo neppure chi fosse. Arbore ci vide, ci volle in tv ed avemmo subito un grande successo, paradossalmente passammo in un attimo da essere degli illustri sconosciuti a star. C'era chi vedeva la trasmissione soltanto per noi. Io da allora adoro il vostro Paese, ancora oggi vivo e lavoro in Maremma.

L'arrivo in Italia

Nelle campagne grossetane, il chitarrista, che aveva 73 anni, è arrivato alla fine degli anni '70, appunto, dove comincia a stabilirsi dopo aver portato per l'Europa gli spettacoli assieme a Richter, mescolando strumenti più classici come la chitarre e il violino a elementi più particolari, come i campanacci o il kazoo e così hanno continuato anche dopo il successo ottenuto con Arbore. Barnelli, infatti, aveva continuato, in questi anni la sua attività da busker, senza tradire, quindi, quella che era stata la sua scelta artistica e di vita e, come riporta sempre Il Tirreno, "non era raro infatti, almeno fino a tre anni fa, trovare Barnelli in sella alla sua moto con la grancassa dietro, diretto a Roma dove ha continuato ad esibirsi ogni fine settimana".

Attore ne Il pap'occhio

Oltre alla tv i due artisti sono stati anche protagonisti de "Il pap'occhio", film cult che vedeva proprio Arbore alla regia, dove Barnelli vestiva i panni di un Cardinale e di cui rimase famosa la frase detta al prete (interpretato dall'amico) "Vieni avanti pretino" e anche di "Inganni", film del 1985 diretto da Luigi Faccini.

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