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Addio a Glenn Cornick, bassista originario dei Jehtro Tull

Glenn Cornick è stato il bassista dei primi tre album della band prog rock dei Jehtro Tull, capitanati da Ian Anderson. Proprio il leader della band annuncia la morte dell’uomo sul sito della band, ricordandolo come un ottimo musicista e un uomo sempre allegro.
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Glenn Cornick dei Jethro Tull

Glenn Cornick, bassista originario della band prog rock dei Jethro Tull, è morto giovedì scorso a causa di una insufficienza cardiaca congestizia. Ad annunciarlo è il leader della band Ian Anderson sul sito ufficiale del gruppo. Cornick era stato il bassista nei primi tre album della band inglese ("This was", "Stand Up" e "Benefit"), ovvero quelli prima dell'album più acclamato, ovvero "Aqualung". Cornick, che aveva 67 anni, è morto nell'ospedale di Hilo, nelle Hawaii – dove era stato portato in ambulanza, secondo la testimonianza del figlio Drew -, dove viveva. "Brillante e litigioso": così lo descriveva lo stesso figlio, stando al Miami Herald. Cornick fu invitato a lasciare la band dal manager Terry Ellis a causa del suo carattere troppo predisposto alle feste, a differenza degli altri membri della band, come dice anche la sua biografia sul sito ufficiale dei Jethro Tull, che fa notare, però, come il musicista e la sua nuova band, i “Wild Turkey”, siano stati messi successivamente sotto contratto dallo stesso Ellis facendo anche da spalla ai tour successivi dei Jethro Tull.

Nella nota sul sito ufficiale della band Anderson spiega che "Grande dispiacere nell'apprendere la notizia della scomparsa" del bassista, il quale ha suonato, ricorda, anche con la John Evan Band, sottolineandone l'importanza nella scena musicale inglese. "Glenn era un uomo di grande bonarietà, pronto a stringere amicizia con tutti, soprattutto coi musicisti giovani. Sempre giocoso, portava alle performance della band giocosità sia come persona che come musicista". Il suo background nei migliori gruppi del'Inghilterra del nord e la sua conoscenza della musica, inoltre, furono sempre fondamentali, ricorda ancora Anderson, per gli arrangiamenti dei Tull, ricordando come, nonostante non facesse più parte attiva della band, Cornick era spesso gradito ospite durante gli incontri coi fan del gruppo "a cui partecipava con gusto ricordando i momenti musicali dei primi anni del loro repertorio".

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