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Addio a Demis Roussos, cantante greco che vinse il Festivalbar nel ’71

È scomparso all’età di 69 anni il cantante greco Demis Roussos, artista in grado di spaziare in vari generi, che raggiunse il successo internazionale con gli Aphrodite’s Child, in cui era presente anche Vangelis. La band vinse il Festivalbar nel 1971.
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È stato Nikos Aliagas, presentatore della rete francese TF1, a dare la notizia della morte del cantautore greco Demis Roussos, all'età di 69 anni. Lo ha fatto con un tweet in cui diceva di avere appena appreso la morte del suo amico, avvenuta tra sabato e domenica scorsa ad Atene, e dopo un iniziale smentita del portavoce del cantante è stata la figlia Emily a confermarlo al quotidiano francese Le Figaro. Rossous – il cui nome esteso era Artemios Ventouris Demis Roussos – è stato uno dei maggiori artisti greci, attraversando con la sua musica generi e paesi: "Sono come un pittore che ha avuto differenti periodi: jazz, soul, pop. Ma non potrò mai scordare di aver reso felici, con i miei dischi, 60 milioni di persone" disse proprio al quotidiano francese.

Nato ad Alessandria D'Egitto il 15 giugno 1946, in Italia lo ricordiamo per i suoi successi e per la vittoria al Festival di Sanremo nel 1971 con il brano "We Shall Dance". In quel periodo suonava nella band Aphrodite's Child che condivideva con un altro noto autore greco, Vangelis. I due hanno scritto alcune delle più importanti pagine musicali della storia greca, ricevendo un grosso successo anche all'estero, prima di dividersi a causa di due personalità molto forti. Vangelis divenne uno dei maggiori autori di colonne sonore, mentre lui intraprese la carriera solista. Con gli Aphrodite's Child scrissero canzoni come "It's Five O'clock", "Rain And Tears", "Spring, Summer", "Winter And Fall" e l'adattamento di "Race to the End", tema portante della colonna sonora del film Momenti di Gloria. Un successo che li portò all'attenzione anche di Andy Warhol: "Con due album siamo diventati una band di culto – disse sempre a Le Figaro -. Anche Andy Warhol possedeva, nella sua discoteca, una copia del nostro ‘666'".

Nel 1985 finì sui giornali per fattori extra musicali. Roussos, infatti, faceva parte dei passeggeri Boeing della Twa (Atene-Londra) dirottato dagli hezbollah, liberati in seguito alla consegna di uno dei complici dei dirottatori. Pochi anni fa, nel 2008, tornò in Italia come ospite della trasmissione della RAI "I migliori anni".

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