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Muore Annik Honoré, ispirò “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division

Annik Honoré era una giornalista e promotrice culturale belga, conosciuta soprattutto per essere stata l’amante/compagna di Ian Curtis, leader dei Joy Division, morto suicida a 23 anni, e “ispiratrice” di “Love Will Tear Us Apart”.
A cura di Francesco Raiola
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Annik-Honoré
Annik Honoré (via Le Soir)

Dietro alcune canzoni entrate nel mito della musica mondiale si nascondono vite e storie piccole, nascoste e spesso non conosciute. Una delle protagoniste di queste storie è la giornalista e promotrice culturale belga Annik Honoré, conosciuta oltre che per la sua attività nel mondo della musica, anche per essere stata l'amante di Ian Curtis, tormentato leader dei Joy Division. La Honoré è morta mercoledì all'età di 56 anni a seguito di una malattia che l'affliggeva da tempo e forse ora ritroverà un po' di pace, persa a seguito di quello che è uno dei tradimenti più noti della storia del rock. L'amore che avrebbe distrutto Curtis e la moglie Deborah e che ha ispirato una delle canzoni più struggenti della storia del rock, "Love Will Tear Us Apart", è infatti quello tra la giornalista e il leader della band. La Honoré non ha, però, mai voluto parlare di questa storia, è solo una, infatti, l'intervista in cui ha toccato l'argomento, quando spiegò che quello tra lei e Curtis fu più che altro un amore platonico. Tutta la situazione situazione precipitò il 18 maggio del 1980 quando il cantante, all'età di 23 anni, verrà trovato impiccato nella sua casa di Macclesfield.

"Aspetto sempre quando Natalie, la figlia di Ian, suonerà alla porta della mia casa. Amerei poterle raccontare la mia versione di tutto quello che è successo" dichiarò in un'ormai famosa intervista a Focus Vif nel 2010, cosciente del ritratto che le fu fatto negli anni, soprattutto dalla stampa britannica, novella Yoko Ono con un'influenza peggiore; una storia che per lei è stata ancora più dura dopo l'uscita della biografia di Deborah e l'uscita del film "Control" di Corbijn (in questo video una delle scene che li ritrae assieme).

Nata il 12 ottobre 1957 la Honoré è stata sempre attratta dal mondo del rock, soprattutto quando si trasferisce a Londra (dove trova lavoro all'ambasciata belga) e comincia a frequentare locali e cantanti. E tra loro anche Curtis. Succede a un concerto, quando la cantante chiede un'intervista al manager della band che gliela promette la prossima volta che la band suonerà là, cosa che succede dopo poco tempo. Ma succede anche che i Joy Division siano senza soldi per potersi permettere un albergo e così dormono da alcuni conoscenti: "Sono amabili, molto gentili, meravigliati che un giornale straniero possa interessarsi a loro. Ascoltiamo ‘Low' di Bowie e poco a poco tutti si addormentano tranne me e Ian" racconta la giornalista che spiega che si innamora dei "begli occhi" del cantante. Lavorando per un locale di Bruxelles la ragazza invita la band al Plan K, dove aveva già organizzato concerti importanti come quello dei Birthday Party di Nick Cave e diventa una presenza fissa nella breve vita del cantante: "È stata una relazione completamente platonica e pura, molto infantile e casta. Non ho avuto rapporti sessuali con Curtis – continua la giornalista nell'intervista – prendeva delle medicine che gli rendevano impossibile avere rapporti [Curtis soffriva di epilessia e depressione, ndr]. Mi scoccia tantissimo che la gente metta in dubbio la mia parola o la sua. In una delle lettere che mi ha mandato dice che la relazione con sua moglie Deborah era già finita quando ci siamo incontrati". Una cosa è certa, la donna non andrà al funerale di Curtis, per volere della moglie, la quale, però, le permetterà di andare a vedere il corpo del cantante nella cappella di Macclesfield.

Ma la Honoré, oltre a organizzare concerti ha fondato anche una label, la Disques du crépuscule, assieme a Michel Duval, producendo dischi di artisti del calibro di Michael Nyman, Wim Mertens, Cabaret Voltaire, Tuxedomoon, tra gli altri. Questo il ricordo della sua etichetta su Twitter:

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